Nella zona dell'Appennino Ligure fra le province di Alessandria e Genova agli inizi del 1944 ci sono due formazioni partigiane, e precisamente la Brigata Autonoma Alessandria e la 3° Brigata Garibaldi Liguria,
in maggioranza sono formate da giovani, hanno pochi armamenti e poca esperienza bellica, ma vogliono guerreggiare con i Nazifasciti che controllano la zona, e molti hanno rifiutato di obbedire all'ordine
dell'arruolamento obbligatorio nell'esercito repubblichino, ( Così veniva chiamato l'esercito formato dal governo di Salò giudicato specialmente da antifascisti e repubblicani, solo un paravento per i Nazisti)
I nazisti in seguito all’uccisione di un gendarme tedesco, di un interprete e un autista e al ferimento di due sottufficiali, fatto avvenuto nei pressi di Campo Ligure, decidono di
intraprendere un
rastrellamento circondando la zona del monte Tobbio, le truppe nazi-fasciste tre colonne composte da circa 1500 granatieri della 356° divisione di fanteria tedesca guidati dal colonnello Rohr, circa 350
repubblichini della GNR e alcuni bersaglieri. partendo dai comuni di Lerma, Mornese, Carrosio, Voltaggio, Masone, Rossiglione, Campo Ligure, Busalla, Pontedecimo, e Campomorone, bloccano l’intera
zona tra la Valle Scrivia e la Valle Stura, e iniziano a marciare verso il monte Tobbio. Quando iniziano i combattimenti la 3° Brigata Garibaldi Liguria si divide in piccoli gruppi, e cerca di
trovare un varco di
fuga nell'assedio. Intanto la Brigata Autonoma Alessandria si attesta alla Benedicta e ai Pian degli Eremiti tentando un improbabile e disperata difesa, gli uomini disarmati o inesperti delle due divisioni
cercano rifugio nel Monastero della Benedicta che viene fatto esplodere dai nazifascisti. I partigiani che vengono catturati vengono fucilati dai bersaglieri dell'esercito repubblichino, fra gli uccisi nel
tentativo di resistenza e quelli fucilati muoiono 147 partigiani che vengono gettati in una fossa comune. Gli altri partigiani catturati vengono inviati ai carceri di Genova e Novi Ligure. A questi prigionieri
vanno aggiunti quelli che non si erano arruolati volontariamente nell'esercito di Salò che vengono ingannati dalle SS che promettono il condono a chi si costituisce. In totale i nazifascisti fanno circa 400
prigionieri che vengono inviati in Germania, I partigiani finiscono nel campo di concentramento di Mathausen, gli altri in campi nelle vicinanze e costretti al lavoro coatto, dei 191 prigionieri che arrivarono a
Mathausen 144 non sopravvissero, 30 furono trovati vivi alla liberazione, degli altri non si conosce cosa gli sia accaduto. 19 di questi prigionieri insieme ad altri 42 reclusi vengono fucilati dai nazisti il 19
maggio del 1944 nelle vicinanze del passo del Turchino per rappresaglia ad un attentato fatto contro soldati tedeschi in un cinema di Genova. I nazifascisti con questi stermini speravano che la popolazione
non sostenesse più la resistenza, ma riuscirono solo a far aumentare il furore e l'odio contro di loro. |
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vuol collaborare inserendo documenti o fatti su questo triste periodo può
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Strage della Benedicta
Vivendo io nella zona ho
conosciuto personalmente alcune persone coinvolte in questi fatti ho anche
uno zio che era nei partigiani ma non in quella zona, tutti mi hanno
raccontato la loro storia che
corrisponde generalmente a quello che ho scritto sopra, ma un episodio
particolare lo voglio scrivere, un mio ex compagno di lavoro giovanissimo
in quei tempi faceva parte dei partigiani che erano alla Benedicta, e durante il rastrellamento ha tentato la fuga dirigendosi
verso il monte Colma per poi scendere verso il torrente Stura, era ormai
riuscito ad arrivare nelle retrovie dei soldati nazisti quando
sente un cane e vede il soldato che lo tiene al guinzaglio, un giovane
tedesco, lui si nasconde dietro un cespuglio il soldato tedesco si guarda
in giro e trascina via il cane che lo sta puntando, in seguito lui
riuscirà a raggiungere il torrente Stura e a mettersi in salvo ed è ancora
vivo e in forma adesso.
Strage della Benedicta |
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